A lungo in testa come la scorsa settimana, i Tolosains hanno trovato le risorse, questo sabato 4 febbraio (17a giornata) per battere i baschi (21-16) e strappare un prezioso successo che conterà alla fine del campionato.
E due. Un secondo successo durante quello che viene chiamato il periodo internazionale se si riversa nel positivismo o il periodo dei duplicati se è il contrario. Si tratta comunque di una seconda vittoria consecutiva e quindi di una seconda trappola evitata che permette di mantenere un sostanziale vantaggio (12 prima della gara di domani) sullo Stade Français, secondo, e 14 sul Lione, terzo.
Se è un po’ presto, però, per liberare la vista della magnifica baia di San Sebastián, lo Stadium non sarà schizzinoso per quanto riguarda i risultati degli anni precedenti in questo periodo.
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Ma come la scorsa settimana, dovevamo guadagnarcela e mostrare carattere. Perché ancora una volta lo Stadium è stato a lungo guidato. Bayonne ha applicato la stessa ricetta dell’Hérault con collisioni offensive vinte e dominio del ruck e delle zone di confronto.
Fortunatamente per i Tolosains, i Bayonnais non hanno colto tutte le opportunità come si è rammaricato il loro allenatore Grégory Patat dopo l’incontro: “Per vincere, devi essere molto pragmatico, giocare la partita perfetta e non ce l’abbiamo fatta”.
Tuttavia, questo punto bonus difensivo non toglie nulla alla magnifica stagione del Bayonnais che è venuto a realizzare un colpo di stato, come riconoscerà il suo manager: “Siamo nei nostri obiettivi. Anche se non l’avevamo detto, volevamo vincere Qui.”
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Sì, Bayonne non ha quasi nulla da rimproverarsi e ha dato una risposta superba. Inoltre, a fine partita, Richie Arnold è andato a congratularsi con Grégory Patat a modo suo: “Ti colpisce forte”.
Una penale da pagare
Se alla fine i Toulousain se la sono cavata, è perché hanno mostrato carattere. E analisi per rettificare la situazione nella seconda metà. Ecco cosa ha ricordato Jean Bouilhou: “Non ci siamo fatti prendere dal panico e abbiamo mantenuto la nostra fiducia. Nonostante abbiamo avuto difficoltà a superarli nel primo periodo, i giocatori hanno mantenuto fiducia nelle loro capacità fisiche”.
La storia quindi somigliava, come abbiamo detto, molto a quella della scorsa settimana. Ancora in difficoltà nei tentativi di rigore e trasformazione (1 su 4 per Auriac) e in vantaggio di cinque punti (11-16) a un quarto d’ora dalla fine, lo Stade ha preferito il “tocco di rigore” a tre punti.
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Scelta vincente visto che Meafou ha portato diversi difensori avversari a finire dietro la linea e passare finalmente in vantaggio (18-16), lasciando Bayonne a quota 14. A seguire, il dominio della mischia “rossonera” e il suo gioco diretto hanno permesso di dare aria, terra e tabellone (21-16). Con nove punti in due partite senza i compagni di nazionale, si sono meritati una settimana di riposo.