Riforma delle pensioni: prima del maremoto sindacale, “Albi la rouge” si prepara a una storica manifestazione

l’essenziale
Questo giovedì, i vertici sindacali vorranno ricordare che la graziosa città vescovile è anche soprannominata “Albi la rouge”. Con l’avvicinarsi di una mobilitazione che si preannuncia senza precedenti, con quasi 30.000 manifestanti attesi, in una città di 50.000 abitanti, è giunto il momento degli ultimi preparativi.

“Stiamo facendo di tutto perché la Francia sia orgogliosa del Tarn e di questo Albi che ha visto passare il grande Jaurès”, subito sciolto Lionel Romanet, coordinatore della sicurezza dell’intersindacale, ai fornelli da quasi una settimana per succedere all’ evento. L’evento, storico per una città di 50.000 abitanti, dovrebbe riunire quasi 30.000 persone, compresi tutti i rappresentanti sindacali nazionali da Laurent Berger (CFDT) a Philippe Martinez (CGT).

“Sotto i riflettori”

Una mobilitazione che volgerà gli occhi di tutto il Paese sulla città rossa. Una situazione che, se non sollecita alcun commento da parte dei vari comuni di destra, costituisce un vero vanto per la sua opposizione. “È il riconoscimento del lavoro sindacale svolto in città e nel Tarn”, saluta il comunista André Boudes.

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“La nostra sindaca è sempre alla ricerca dei media per mettere Albi sotto i riflettori. È fortunata, domani la nostra città sarà al centro delle notizie”, ironizza da parte sua l’assessore comunale Nathalie Ferrand-Lefranc. Nel corteo dovremmo trovare anche il presidente del consiglio dipartimentale socialista, Christophe Ramond.

Un dispositivo impressionante

Per fare in modo che questo grande comizio contro la riforma delle pensioni abbia successo, l’intersindacale ha deciso di mettere in campo un nuovo dispositivo per non essere travolto da questa manifestazione straordinaria.

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“Siamo su un dispositivo dimostrativo di una grande città”, confessa il boss della manifestazione, Lionel Romanet, che per l’occasione ha ricevuto un piccolo sostegno parigino. “Abbiamo dovuto ripensare il percorso in modo da non creare un anello e creare una piazza principale”. Un espediente che la città vescovile non ha mai conosciuto, e che consiste nell’isolare il capo della manifestazione in un perimetro sicuro, dove si entra solo su accreditamento.

Sul lato del percorso, la manifestazione partirà eccezionalmente dalla rotonda Lunette alle 14:30 e non da Place du Vigan, punto di partenza di tutte le precedenti mobilitazioni. Il percorso eviterà così il pronto soccorso situato nel centro della città, così come il quartiere fieristico, che sta installando le giostre per i festeggiamenti del carnevale.

L’annuncio è stato un sollievo per loro. Un sollievo che alcuni divertono, come per Gary Lefebvre, alla guida dello stand dolciario “La Gourmandise”: “Se fossimo stati aperti, mi sarebbe piaciuto servire tutti questi manifestanti”. Per evitare qualsiasi straripamento, questi ultimi erano comunque incaricati di riporre tutto ciò che poteva essere usato come armi.

Tuttavia, nonostante gli assembramenti previsti e le istruzioni di sicurezza trasmesse dietro le quinte dalla polizia, i commercianti del centro cittadino non sembrano temere particolari eccessi, come le precedenti mobilitazioni, rimaste di buon umore. . In prima fila per accogliere i manifestanti affamati al termine del corteo, il panificio La Mie Câline, ha comunque previsto di ridurre le dimensioni della terrazza, all’arrivo del corteo. Non lo sapremo mai.

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